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ASPETTANDO PONT DONNAZ - STRESA

Sabato 22 febbraio, alle ore 15 a Verres nell'anticipo della 6^ giornata di ritorno, i Blues sfidano la capolista Pont Donnaz.

La 72^ edizione dello storico carnevale di Verres dominerà la scena nell'ultima domenica di febbraio nella cittadina valdostana e così Pont Donnaz e Stresa anticipano a sabato alle ore 15 allo stadio "Bezzan" la sfida che li vedrà opposti per la 6^ giornata di ritorno. Sarà la terza volta che le due squadre si affrontano nella regione autonoma. I due precedenti sono del 2017: nel tardo pomeriggio del 25 marzo, in una Donnas colpita da un violento nubifragio, una doppietta di Luca Cabrini permise ai Blues di Massimiliano Caniato di lanciarsi verso il rush finale suggellato dalla salvezza all'ultimo secondo, mentre il 1° ottobre a Hone, la squadra di Galeazzi subì l'unica sconfitta esterna di quel trionfale campionato. Jeantet aprì le marcature, nella ripresa pareggio di Brugnera, poi il fratello d'arte Lapadula e Amoruso diedero il successo al Pont Donnaz che adesso nel suo quarto anno di Eccellenza è primo con 42 punti. Da quando il 21 novembre c'è stato il cambio di allenatore, con Ezio Rossi che ha condotto la squadra nelle prime 11 giornate conquistando 17 punti sostituito da Roberto Cretaz, tornato dopo 2 anni e mezzo, c'è stato un dirompente cambio di marcia e dopo il pareggio 2-2 di Romentino del 1° dicembre, solo vittorie per gli arancioblu, ben 8, segnando 28 gol e subendone appena 6. Tutto questo ha permesso di superare le 5 squadre che la precedevano in classifica, raggiungendo il 3 febbraio la vetta in compagnia del Borgovercelli e poi isolandosi la settimana successiva e ora vanta 5 lunghezze di vantaggio sugli stessi vercellesi che domenica hanno pareggiato al "Forlano" con un gol di Rognone a 2 minuti dalla fine. I borromaici non vincono dal 26 gennaio a Romentino, soltanto 2 punti nel mese di febbraio e hanno sciupato più di un'occasione per allontanarsi dalla zona play out, che dista soltanto 3 punti. Domenica ha segnato per la prima volta Giovanni Campanaro che 2 anni fa ha giocato per 22 volte e segnato 2 reti con i valdostani. Sono 31 le reti messe a segno dalla squadra di Frino, che ne ha incassate 29. La squadra del presidente Calliera ne ha totalizzate 50, il migliore attacco dell'Eccellenza piemontese. Sono 19 i calciatori che hanno già fatto centro. Nessuno è in doppia cifra, il capocannoniere della squadra è il ventiduenne Simone Menabò, fratello di Roberto attaccante stresiano, andato a bersaglio 8 volte, poi ci sono Borettaz e Dayne con 6, Jeantet a quota 4, Varvelli dopo il rientro da Borgaro ne ha siglati 3, Cervato, Comentale, Dansu (ceduto al Rivoli), Marianini (a dicembre andato a Oleggio), Mazzucco, Orofino (andato a Borgaro) 2, un gol ciascuno per Balzo, Cena, D'Onofrio, Gonzalez Rodriguez, Grange, Ruatto, Sassi e Scala. Inoltre ci sono le autoreti di Mariani della Pro Eureka e di Muzzolon de La Biellese. A rinforzare l'organico costruito per migliorare il piazzamento di un anno fa, secondo posto dietro al Verbania allenato dall'attuale tecnico dello Stresa e raggiungendo la semifinale nazionale play off contro il Mestre, a dicembre è arrivato Libero D'Onofrio, classe 1990, laterale sinistro originario di Foggia, che ha vestito le maglie di Borgomanero, Ponte San Pietro, Lascaris, Lecco, Bustese, Verbania, Sondrio, Legnano, Castellanzese con cui ha vinto l'anno scorso l'Eccellenza lombarda. L'ultima settimana di gennaio ha visto l'arrivo dell'argentino con passaporto spagnolo Ramiro Gonzales Rodriguez, classe 1989, proveniente dai friulani del Brian Lignano e con esperienze oltre che nella serie B argentina, anche in Calabria nella Cittanovese e nel Corigliano, in Puglia ad Altamura. Ci sono perciò tutti i presupposti per potere assistere a una grande partita, con molti giocatori di valore in entrambe le formazioni che nel match di andata del 13 ottobre in riva al lago Maggiore pareggiarono 2-2. All'iniziale vantaggio di Daynè, lo Stresa rispose con un rigore di Niang e nella ripresa con un bellissimo gol di Paolo Scienza che festeggiò nel migliore dei modi la cinquantesima presenza con la maglia dello Stresa, poi Cervato ristabilì l'equilibrio.

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