Di seguito il comunicato ufficiale della Società contenente la lettera di scuse scritta da Federico Cosentino a fronte dei fatti di Romentino.

In seguito al comunicato ufficiale n°64 del 17 aprile 2014, diramato dal Comitato Regionale della Lega Nazionale Dilettanti e contenente le decisioni del Giudice Sportivo relativamente alla squalifica di Federico Cosentino per dieci giornate a causa del comportamento dello stesso nei confronti del giocatore della Romentinese, Ibrhaima Ndiaye, la società Stresa Sportiva ha già emesso un comunicato ufficiale di presa di distanza dal comportamento del proprio tesserato.

Quello che però è stato travisato è che la presa di distanza della Società è relativa al gesto commesso, definito come inqualificabile, e non relativo alla persona che l’ha commesso. Cosentino infatti non è stato messo fuori rosa e, seppur siano state prese delle misure disciplinari nei suoi confronti, continua ad essere parte del gruppo agli ordini di Fabio Bolzoni. Errare è umano ed è giusto pagare le conseguenze per gli errori commessi, ma è altresì corretto poter dare la possibilità a chi si sia macchiato anche di una grave colpa, di potervi rimediare.

Inoltre, Cosentino, ha subito ammesso di aver tenuto un comportamento sbagliato e a fine gara si è intrattenuto con Ndiaye per parlare di quanto successo, lasciando il campo solo dopo aver chiarito il fatto.

Di seguito la lettera che Federico Cosentino ha scritto per scusarsi pubblicamente con le due società e per chiedere scusa pubblicamente anche a Ndiaye.

Ferma restando la decisione del giudice sportivo, che si è basato sul referto arbitrale consegnato in sede dalla terna, che ha riportato la dinamica dei fatti accaduti riscontrata sul campo, ci sembra giusto poter dare la possibilità a Cosentino di difendere la sua onorabilità come persona, che ovviamente non coincide con il ritratto dipinto pubblicamente a posteriori del gesto commesso, in un frangente particolare come una partita di calcio.

La società ribadisce la propria posizione di presa di distanza nei confronti di gesti che possano offendere e ledere il prossimo, quindi condanna, come calciatore, Federico Cosentino che si è reso protagonista di un comportamento scorretto, ma sottolinea l’integrità della persona che, consapevole di aver sbagliato, vuole chiedere scusa e difendere i propri valori.

LA LETTERA DI COSENTINO

Sono veramente dispiaciuto per quanto successo. Le cose che ho letto in questi giorni mi hanno fatto stare male, soprattutto perché mi hanno dipinto come una persona che non sono e perché mi hanno accusato di cose che non corrispondono esattamente alla realtà dei fatti e che non mi permetterei mai di fare. Chi mi conosce veramente sarà rimasto allibito nel leggere certe cose, che mio malgrado sono parzialmente infondate. Sono veramente dispiaciuto, più che per le dieci giornate, per l'immagine mia personale che è stata un po' macchiata da una ingenuità, dettata da nervosismo e frustrazione visto l'andamento della partita, che è stata scambiata addirittura con il razzismo.

Con questo non voglio dire che non ho commesso errori: Il mio comportamento è stato  sbagliato, riprovevole e giustamente punibile, sebbene come detto sia stato tutto gonfiato e i fatti siano stati travisati.

Rivolgo nuovamente le mie più sentite scuse a Ndiaye; mi sono già scusato personalmente con lui al termine della partita domenica; il fatto che lui abbia accettato le mie scuse immediatamente dopo il termine dell'incontro fa capire che il mio comportamento non è stato esattamente quello riportato sul referto e di cui si è parlato.

Mi dispiace lasciare i miei compagni nel momento più delicato della stagione e mi scuso anche con loro e con la società.

Federico Cosentino