Lo Stresa pareggia 1-1 a Valdengo. Rigore parato a Lipari al 27' del primo tempo. Vantaggio dei padroni di casa con Bernabino al 6' della ripresa. Dieci minuti dopo, il pareggio di Lanza su punizione.

Lo Stresa spreca una grossa opportunità di rimanere a stretto contatto con la capolista Virtus Cusio e seppure inanellando il sesto risultato utile consecutivo, non va oltre il pareggio sul campo della Fulgor Valdengo, abile a contenere gli attacchi borromaici e che conquista un importante punto per la propria classifica. La squadra di Bolzoni deve recitare il mea culpa per avere fallito con Lipari il secondo penalty della stagione e non avere saputo approfittare concretamente della superiorità numerica, ottenuta al 28' della ripresa con l'espulsione di Santacaterina, che ha fermato Chyruk involatosi verso la porta biellese.

 La cronaca della partita a cura di A. Marguglio

PRIMO TEMPO

I padroni di casa sono privi dello squalificato Gario e si schierano con Pieri in porta, Bullano, capitan Achilli, Santacaterina e Guzzone Achino in difesa, Zambaiti, Franguelli, Vaglio Ostina e Di Vita nell'asse mediana, Bernabino e Torta in attacco. Bolzoni propone il collaudato quartetto difensivo formato da Cerri, Lanza, Gibbin e Ambrosiani, a protezione di Barantani. Di Iorio e Silva Fernandes a fianco del capitano Dugnani a centrocampo, Lipari, Chyruk e Piraccini a formare il tridente offensivo e persiste l'assenza di Negrello, il cui infortunio potrebbe essere più grave del previsto.

Al 4' tiro di Di Iorio dal limite dell'area e para Pieri. Al 5' Barantani sventa di pugno l'insidioso corner di Santacaterina. All'8' Di Vita approfitta di un errato retropassaggio per Cerri e crossa verso il centro area, Bernabino svirgola abbondantemente e la palla finisce sul fondo. Un minuto dopo, grossa occasione per lo Stresa: Di Iorio smarca brillantemente Chyruk a sinistra, entra in area e il suo diagonale è liberato da Guzzone Achino, a pochi metri dalla porta. Al 15' punizione di Torta, respinge la barriera stresiana, poi Franguelli fa partire un lungo spiovente che Ambrosiani di testa devìa in angolo. Al 19' Silva Fernandes prova una punizione dalla lunga distanza, ma termina molto lontano dalla porta. Al 20' Cerri rimette in gioco un pallone destinato sul fondo e Di Vita tira troppo debolmente per creare pericolo a Barantani. Al 27' altra importante occasione perché lo Stresa possa passare in vantaggio: Franguelli intercetta con il braccio il tiro ravvicinato di Lanza. L'arbitro assegna il calcio di rigore che il portiere Pieri respinge a Lipari, tuffandosi sulla sua destra. Al 36' corner di Di Vita, Bernabino incorna sul fondo. Al 42' Ambrosiani scocca un tiro dalla lunga distanza, ma Pieri afferra senza difficoltà. Al 45' Stresa ancora vicino al vantaggio: perfetto  contropiede di Lipari che serve Piraccini, solo davanti al portiere, ma come contro Bollengo e Alicese, il talentuoso numero 10 scaglia addosso all'estremo difensore avversario.

SECONDO TEMPO

Dopo 6 minuti i padroni di casa passano in vantaggio: punizione da sinistra di Torta, Barantani respinge corto in presa aerea e Bernabino trova lo spiraglio giusto per insaccare sotto l'incrocio dei pali. Lo Stresa cerca di scuotersi dal torpore venutosi a creare e, dopo che Cosentino sostituisce Silva Fernandes, perviene al pareggio. E' il 16' quando Chyruk conquista una punizione al limite dell'area. Lanza è strepitoso nello scavalcare la barriera e segnare il primo gol con la maglia dello Stresa. I lacuali cercano di dare più continuità alla manovra per conquistare la vittoria, ma la squadra di Ghiron non si deconcentra. Al 20' punizione di Di Vita e Barantani intercetta. Al 21' altro contropiede per lo Stresa: Cosentino da destra serve Chyruk, il suo tiro è stoppato dai difensori in maglia bianca, riprende Piraccini, ma è ancora Pieri che si erge a migliore in campo, salvando ancora la propria porta. Al 23' lo Stresa è scoperto in difesa e ha più campo a disposizione Vaglio Ostina che crossa a sinistra per Bernabino, il tiro dell'ex del Gattinara è deviato da Gibbin in calcio d'angolo. Al 25' punizione di Chyruk verso il centro dell'area, ma la difesa locale sventa il pericolo. Al 28' è sempre il fantasista ucraino a creare scompiglio: si invola verso l'area di Pieri e viene atterrato da Santacaterina. Il direttore di gara applica il regolamento e per il centrale difensivo è cartellino rosso. Punizione di Lanza e altro salvataggio provvidenziale di Pieri, che si distende a deviare in calcio d'angolo. Alla mezzora Bolzoni inserisce Dolcemasolo al posto di Chyruk. Al 32' cross da sinistra di Lipari e sul secondo palo Cosentino, di testa, colpisce l'esterno della rete. Al 35' Ghiron puntella la difesa, sostituendo Di Vita e facendo entrare l'esperto Quaregna. Al 37' terzo e ultimo cambio nello Stresa, con il neo papà Alessio Ferrari che torna in campo un mese e mezzo dopo l'infortunio a San Maurizio D'Opaglio e prende il posto di Piraccini. In contemporanea Michael Lanza sostituisce Torta e al 38' proprio il nuovo entrato calcia da sinistra e Barantani devìa di piede, la palla prende uno strano effetto, carambolando all'indietro sopra la traversa. Lo Stresa non riesce a rendersi più pericoloso fino al triplice fischio finale, che sancisce anche il primo pareggio in campionato per la Fulgor.

TABELLINO

FULGOR VALDENGO: Pieri, Bullano, Guzzone Achino, Franguelli,  Achilli (Cap.), Santacaterina, Zambaiti,  Vaglio Ostina,  Bernabino, Torta (37'st Lanza), Di Vita (35'st Quaregna).

 A disposizione: Gros Jacques, Bianchetto Songia, Friddini, Curelli, Ramella Cravaro.

Allenatore: Alberto Ghiron

STRESA SPORTIVA: Barantani, Cerri, Lanza, Gibbin, Ambrosiani, Dugnani (Cap.) Di Iorio, Silva Fernandes (14'st Cosentino), Chyruk (30'st Dolcemascolo), Piraccini (37'st Ferrari),  Lipari. 

A disposizione: Pandolfi, Galeazzi,  Broggini, Motta.

Allenatore: Fabio Bolzoni.

Marcatori: st 6' Bernabino, 16' Lanza.

Direttore di gara: Christophe Barmasse di Aosta. Assistenti di linea: Luca Serena e Iris Mamoci di Vercelli.

Ammoniti: Vaglio Ostina, Ambrosiani, Achilli, Bullano.

Espulso: 28'st Santacaterina per fallo da ultimo uomo.